Ars e governo non trovano un accordo e così le sorti di almeno 13mila siciliani restano sul filo. Perché il naufragio della debole intesa sulla Finanziaria light, con la decisione dell’Assemblea regionale di tornare a riunirsi martedì con un’ultima occasione per approvare l’esercizio provvisorio, lascia irrisolti alcuni temi caldi per i siciliani, dai precari in attesa di stabilizzazione agli ex lavoratori che un impiego proprio non ce l’hanno, dalle aziende artigiane che aspettano un po’ di liquidità per ottenere finanziamenti dalla Crias ai bandi europei 2014-2020 che vanno verso
un altro mese di stallo, fino ad arrivare ovviamente all’argomento- chiave degli ultimi giorni, l’assistenza ai disabili. Per questi ultimi il governo Crocetta, che in serata ha deciso di proporre all’Ars
un altro mese di esercizio provvisorio, ha intenzione di inserire nel disegno di legge che martedì andrà in aula un finanziamento da 16 milioni: per risolvere stabilmente il problema garantendo
un’assistenza di dodici ore al giorno, però, ne servono 270. Con la spesa a singhiozzo restano nel limbo anche Asu, lavoratori delle ex Province, stagionali dei consorzi di bonifica ed ex dipendenti degli sportelli multifunzionali.